Un campo per la sepoltura dei fedeli ortodossi nel cimitero di Ravenna. Si sono ritrovate ieri al monumentale di Ravenna, con i loro sacerdoti, le comunità delle Chiese ortodosse di Ravenna per la benedizione dell’area che è stata loro assegnata, nella parte del cimitero più vicina all’ingresso che dà sul canale Candiano, nei pressi del forno crematorio.
La domanda per vedersi assegnare un campo dedicato era partita diversi anni fa, spiega il parroco della chiesa del patriarcato di Mosca, padre Serafim Valeriani, “soprattutto per ragioni pratiche. La nostra confessione prevede una decina di giornata dedicate ai defunti nel corso dell’anno liturgico: oltre alle celebrazioni in chiesa, c’è la visita al cimitero, l’uso di candele, canti e poi un momento di rinfresco con tutti i fedeli. La funzione religiosa si svolge per tutti i defunti, insieme. Quindi prima il sacerdote doveva girare per il cimitero per dare la benedizione a tutti”. Anche le chiese ortodosse consigliano l’inumazione, specialmente in terra, “perché più della cremazione, esprime la nostra fede nella Risurrezione”, spiega padre Serafim.
Quella di avere un campo dedicato, prosegue padre Serafim, è stata una richiesta che le chiese ortodosse di Ravenna hanno voluto inoltrare insieme al Comune: “Ci teniamo molto. C’è un movimento di pensiero che sta prendendo sempre più piede che vede nel nazionalismo un anacronismo. Anche a Ravenna, le iniziative importanti le facciamo insieme”.
La funzione é stata concelebrata dai sacerdoti ortodossi che fanno servizio in città padre Ion Batrinac, Padre Dan Vesea e padre Alexei Boenciuc e dal diacono Visarion Viorel Condrea.
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