Michael Alessandrini, accusato dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, ha dichiarato al gip di aver ucciso per “obbedire alla voce di Jahvè”. La difesa chiederà la perizia psichiatrica
Emergono nuovi elementi sul movente dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso a coltellate nella sua abitazione a Pesaro lo scorso febbraio. Michael Alessandrini, accusato del delitto, davanti al gip ha dichiarato di aver agito per “obbedire alla voce di Jahvè che colpisce implacabilmente chi ha peccato”.
Alessandrini, 30 anni, ha affermato che Panzieri “era moralmente colpevole” ma non ha spiegato a cosa si riferisse. Il 30enne era stato arrestato in Romania ed estradato in Italia nei giorni scorsi.
L’avvocato Salvatore Asole ha affermato che richiederà una perizia psichiatrica per Alessandrini.
«Andremo a chiedere per volontà credo unanime delle parti una perizia psichiatrica perché è chiaro che siamo di fronte a una situazione mentale da analizzare da parte dei medici – ha dichiarato Asole – Alessandrini è consapevole di quello che ha fatto e non indietreggia sui motivi spirituali del suo gesto che aveva già espresso in Romania al momento della cattura. Il fatto poi di esser fuggito verso l’Ucraina nasce dal suo desiderio di andare nel Paese in guerra, convinzione maturata ben prima i fatti. Ora attendiamo la decisione del gip sulla convalida e poi chiederemo un incidente probatorio per sottoporre Alessandrini a perizia psichiatrica».
Il giovane ha chiesto di avere una Bibbia in cella e ha detto di non aver bisogno di parlare con nessuno altro.
I funerali d Panzieri saranno celebrati sabato 18 marzo nel Duomo di Pesaro.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/ROBERTO DAMIANI
L’articolo Omicidio Panzieri, Alessandrini: “ho obbedito a Jahvè” proviene da IL MONDO.