La Real Sociedad saluta l’arrivo della Roma in terra basca dando il benvenuto “nel nostro Colosseo, troverete 11 gladiatori” e il loro tecnico Imanol Alguacil pur ammettendo che serve “è complicato e difficile” evoca “la tempesta perfetta”. Dopo il 2-0 dell’andata per i giallorossi, invece, la testa rischia di essere già al derby di domenica sera contro la Lazio. Per questo Josè Mourinho avverte subito l’ambiente: “La prossima partita è sempre quella più importante. Quella di domani è la partita più importante della stagione. Da venerdì la più importante diventerà quella di domenica. Domani giocherà la squadra che nel mio pensiero e la mia anlisi ci dà più garanzie di poter mandare la Roma ai quarti di finale”, spiega il portoghese, che rispondendo al collega spagnolo chiarisce: “E’ un bravo comunicatore oltre che un bravo allenatore”, tuttavia “domani lo stadio della Sociedad caricherà anche a noi” si dice sicuro Mourinho.
Mourinho torna in panchina dopo la squalifica in Serie A
Eppure, il contenuto di questa vigilia di ritorno di Europa League contro gli spagnoli, attirava soprattutto per l’attesa riguardo le prime parole di Josè Mourinho dopo la conferma della squalifica per due partite di campionato per la lite con il quarto uomo Marco Serra, la prima delle quali è stata scontata nella debacle interna con il Sassuolo andata in scena domenica scorsa all’Olimpico. Un 3-4 maturato ad alta tensione e che ha visto ancora una volta la Roma scagliarsi contro alcune decisioni arbitrali. Ma Mourinho non c’era, e neanche aveva parlato: “Commenterò a processo finito”, aveva detto qualche giorno prima di conoscere il verdetto della Corte sportiva d’appello della Figc. A seguito della quale, la Roma ha annunciato tuttavia un silenzio stampa almeno fino al derby con la Lazio, e “in coerenza” con tale scelta, ha deciso di non far commentare al tecnico.
Roma incerottata, il capitano Pellegrini c’è
Contro la Sociedad, il portoghese dovrà fare i conti con una squadra incerottata e stanca. A cominciare da Lorenzo Pellegrini, pronto a giocare con la maschera protettiva a seguito dell’intervento di sutura di 30 punti alla testa per uno scontro in Roma-Sassuolo. “Sarà una grande battaglia ed è quello che non ci spaventa fare. Quando siamo compatti a livello fisico e mentale, mi fido della mia squadra. Domani se non l’hanno capito sarà una grande battaglia”, dice il capitano, voglioso di riscattarsi dopo una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative: “Anche io non sono soddisfato del mio score in questa stagone. So che devo e posso fare di più. Mi ritengo soddisfatto però del mio impegno e di averci messo la faccia costantemente, per i miei compagni e per tutto il nostro ambiente e i nostri tifosi. Ma la stagione non è ancora finita e spero di poter riuscire a fare meglio di quanto fatto finora”. Convocato anche Belotti, con tanto di tutore al polso, e rientra pure Ola Solbakken. Si prevedono comunque poche novità, in campo dovrebbe scendere la formazione ‘tipo’ con Rui Patricio tra i pali, Mancini, Smalling e Ibañez in difesa, Matic e Cristante a centrocampo, Karsdorp e Spinazzola sulle fasce, con Pellegrini e Dybala alle spalle di Abraham.